In arrivo avvisi bonari per IMU e TARI: cosa sta per cambiare

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti comunica l’arrivo di avvisi bonari e lettere di compliance dai Comuni.

Una novità si fa largo nel panorama fiscale italiano. I Comuni potranno inviare avvisi bonari ai cittadini. L’operazione è ora al vaglio del Governo con approfondimenti istruttori per predisporre una nuova normativa.

Avvisi Bonari IMU e TARI a chi arriveranno
Prepariamoci a ricevere avvisi bonari (Informazioneoggi.it)

Il fine è permettere agli enti locali di introdurre istituti per spingere il contribuente all’adempimento spontaneo del debito con sistemi premiali di riduzione delle sanzioni. Il progetto è di consentire anche ai Comuni, dunque, di procedere con il controllo formale e l’avviso bonario come accade per i tributi erariali. Lo ha comunicato il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti durante un’interrogazione parlamentare.

La politica di compliance tra Fisco e contribuenti, dunque, sta andando avanti con annunci di interessanti modifiche. Ad oggi nel momento in cui l’Agenzia delle Entrate riscontra un’irregolarità nella dichiarazione dei Redditi o nel versamento dei tributi emette l’avviso bonario con lettera di compliance per avvisare il contribuente della necessità di regolarizzare la sua posizione entro una determinata scadenza approfittando di una riduzione della sanzione. I Comuni attualmente non possono fare lo stesso ma presto sarà diverso.

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Avvisi bonari e lettere di compliance anche dai Comuni

L’idea è di allargare l’uso degli avvisi bonari e delle lettere di compliance anche ai Comuni non limitandolo solo ai tributi erariali dell’Agenzia delle Entrate. Ad oggi se il Comune si accorge di un mancato pagamento dell’IMU o della TARI fa recapitare al contribuente inadempiente la sanzione piena per la violazione riscontrata. Pugno duro, dunque, ancora per poco tempo.

Il Governo valuta la concessione dell’avviso bonario e delle lettere di compliance anche ai Comuni in modo tale da ridurre le sanzioni ai cittadini che su invito dell’amministrazione comunale procederebbero in tempi brevi a regolarizzare la posizione. Si cerca, dunque, di rendere più amichevoli i rapporti tra contribuenti e Fisco ma anche tra contribuenti e Comuni. Si vuole dare modo ai debitori e inadempienti di limitare i danni in modo tale che paghino o assolvano al loro obbligo.

Lo scopo è recuperare soldi e riempire le casse dello Stato evitando stalli e prescrizioni. Il progetto è, come detto, al vaglio del Governo. Ora si dovranno fare i conti con le casse locali perché i Comuni trovano nell’IMU e nella TARI un modo per aumentare le risorse. Ridurre le sanzioni ai contribuenti significa alleggerire le entrate di Bilancio dell’amministrazione. A breve scopriremo quale sarà il compromesso finale.

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