Sostanze tossiche negli spinaci, anche in quelli surgelati: è allarme in tutta Italia

Continuano i rischi per la salute dei consumatori: stavolta non siamo di fronte a qualche lotto ritirato dagli scaffali, ma a spinaci “tossici”.

Di recente sono sono emersi tanti, troppi casi di intossicazione alimentare in persone che avevano consumato spinaci in busta o surgelati.

confezioni di spinaci contaminati da sostanze tossiche
Attenzione alle confezioni di spinaci, è allarme sostanze tossiche – InformazioneOggi.it

Dalle prime indagini è emerso che le confezioni di spinaci erano contaminate da stramonio ed è partito l’allarme. Oggi, a seguito di studi approfonditi, si chiede di attuare misure urgenti per tutelare la salute dei consumatori. Ecco cos’è successo e come limitare i rischi.

Spinaci contaminati da sostanze dannose, cosa sta succedendo in Italia e come difendersi

Tutto inizia nel 2022, quando diverse persone accusarono sintomi innescati da un’intossicazione alimentare grave. La causa venne individuata nel consumo di spinaci in foglia, sia provenienti sia da confezioni in busta che da surgelati, anche con altri ingredienti come la mozzarella.

I preparati a base di spinaci, dunque, hanno continuato a causare tossinfezioni in molte Regioni d’Italia; particolarmente colpite la Campania, la Lombardia e l’Emilia Romagna.

Escluse casualità rare e/o sfortunate coincidenze, c’è chi ha voluto approfondire e grazie ai ricercatori dell’Izs di Lombardia ed Emilia Romagna e dall’Università di Parma è emersa la verità.

I campioni di spinaci in foglia analizzati hanno confermato i sospetti, ovvero la contaminazione probabile di una pianta tossica, il Datura Stramonio. Questo tipo di pianta contiene sostanze che se ingerite possono causare gravi disturbi tra i quali difficoltà a parlare, tachicardia, vertigini, allucinazioni e persino delirio psicotico.

L’analisi chimica degli alimenti consumati dagli intossicati ha rivelato la presenza di atropina e scopolamina, sostanze appunto tipiche dello Stramonio.

Questa nuova prova ha innescato ovviamente la reazione degli esperti, che adesso chiedono maggiori controlli nelle fasi di produzione e imballaggio di spinaci in foglia, destinati poi ai comparti del fresco o del surgelato.

Non esistono infatti al momento normative specifiche sui limiti massimi di sostanze come gli alcaloidi tropanici, ma va da sé che le aziende dovrebbero effettuare controlli più severi per tutelare la salute dei consumatori.

Mentre si attendono sviluppi, il consiglio è quello di prestare la massima attenzione all’acquisto di spinaci in foglia, sia freschi che surgelati, nonché di prodotti che contengono spinaci e altri ingredienti. L’ideale sarebbe quello di recarsi dal fruttivendolo di fiducia, se non addirittura di evitare i prodotti industriali e coltivare, anche in balcone, delle piante di spinaci.

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