Il contribuente che si accorge di aver compilato in modo errato la dichiarazione dei redditi può correggere le omissioni con il modello 730 integrativo.
I sostituti d’imposta hanno già inviato le Certificazioni Uniche entro lo scorso 16 marzo. Ora i contribuenti dovranno usare il documento ricevuto per la compilazione delle dichiarazione dei redditi entro il 30 settembre 2024. E se si commettessero errori?
Se gennaio è il mese dell’ISEE, maggio è quello della dichiarazione dei redditi con compilazione del modello 730. I contribuenti obbligati alla presentazione del documento devono iniziare a raccogliere la documentazione necessaria per inserire correttamente i dati richiesti dall’Agenzia delle Entrate. Procedere con prontezza significherà ricevere già a luglio o al massimo ad agosto il rimborso IRPEF in busta paga o nel cedolino della pensione.
La fretta, però, non deve portare ad una compilazione sbagliata del modello 730. Bisogna fare massima attenzione ma essendo numerose le indicazioni da fornire o controllare nella dichiarazione precompilata può capitare di commettere errori, omissioni o di non inserire il sostituto d’imposta che si occuperà del conguaglio. Fortunatamente un modo per rimediare ad eventuali sbagli c’è. Per modificare la dichiarazione presentata in origine basta compilare il modello 730 integrativo.
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Entro quando presentare il modello 730 integrativo
La scadenza ordinaria per inviare il modello 730 è fissata al 30 settembre ma il contribuente avrà del tempo aggiuntivo per apportare eventuali modifiche rendendosi conto di un errore oppure omissione. Il modello integrativo volto alla correzione dei dati o all’aggiunta delle informazioni mancanti potrà essere presentato fino al 25 ottobre 2024.
Superando questa data il modello 730 si potrà correggere solo utilizzando il modello Redditi PF. Il contribuente che usa il modello 730 integrativo può rettificare la dichiarazione dei redditi inserendo, per esempio, spese detraibili o deducibili inizialmente dimenticate ma attenzione. Tale modello si può presentare solo se le variazioni producono un maggior credito per il contribuente oppure un minore debito.
Altra indicazione importante è che il modello 730 integrativo non si può presentare avvalendosi del sostituto di imposta. Significa che il contribuente dovrà affidarsi ad un professionista oppure ad un CAF che provvederà a indicare un codice di riferimento nel frontespizio in base alle motivazioni della modifica. Se le variazioni comportano uno svantaggio per il contribuente (minore credito o maggiore debito) il modello da usare sarà il modello Redditi PF e non il modello 730 integrativo. Cambiano le date di scadenza. Il modello Redditi PF, infatti, va presentato entro il 15 ottobre per non pagare interamente le sanzioni e gli interessi legali.
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