I contribuenti che presentano la Dichiarazione 730 precompilata possono ottenere un bonus fino a 760 euro. Scopriamo come e chi può chiederlo.
L’Agenzia delle Entrate ha specificato quali sono i casi in cui è possibile detrarre gli interessi passivi dei mutui.
Il beneficio può essere richiesto per:
- i mutui ipotecari stipulati per acquistare la prima casa e immobili diversi dall’abitazione principale (ad alcune condizioni);
- i mutui (anche non ipotecari) contratti nel 1997 per compiere lavori di manutenzione, restauro e ristrutturazione degli immobili;
- i mutui ipotecari contratti dal 1998 per costruire o ristrutturare le abitazioni principali;
- i prestiti e i mutui agrari di ogni tipologia.
Scopriamo, dunque, in che modo specificare tali spese all’interno del Modello 730/2024 e richiedere la detrazione IRPEF.
Detrazione interessi passivi dei mutui: quando spetta?
I contribuenti che hanno stipulato un mutuo ipotecario per acquistare un immobile da destinare come “prima casa” hanno diritto alla detrazione del 19% sugli interessi passivi, gli oneri accessori e le quote di rivalutazione del mutuo entro una spesa massima di 4 mila euro l’anno.
Per ottenere l’agevolazione fiscale, l’interessato deve essere allo stesso tempo intestatario del mutuo e proprietario dell’immobile. Se ci sono più intestatari, la detrazione va ripartita per quota. Se, dunque, viene meno tale requisito, anche il diritto alla detrazione si interrompe.
Ci sono, poi, delle ipotesi in cui si può accedere al beneficio sugli interessi passivi anche se il mutuo è stato stipulato per motivi diversi dall’acquisto della prima casa, ma solo per quelli contratti prima del 1993. Si possono, inoltre, detrarre gli interessi passivi dei mutui contratti per la costruzione o la ristrutturazione della prima casa, ma è necessario considerare l’anno della stipula.
Se, infatti, il mutuo è stato contratto fino al 1997, si possono portare in detrazione gli interessi passivi per i lavori di ristrutturazione, manutenzione e restauro, entro una cifra massima di 2.582,28 euro l’anno. Per quelli contratti dal 1998, invece, è ammessa l’agevolazione solo se il prestito viene richiesto entro i sei mesi precedenti o i diciotto mesi successivi dall’inizio degli interventi edilizi.
Chiariamo, infine, che è sempre opportuno verificare se le voci relative alla detrazione degli interessi passivi del mutuo siano presenti nella Dichiarazione precompilata. In particolare, potrebbero esserci dei casi in cui i relativi dati non siano stati inseriti. Si tratta delle ipotesi di due o più comunicazioni per lo stesso contratto di mutuo, di interessi inferiori a quelli comunicati nell’anno dalla banca, della mancata indicazione nella Dichiarazione dei Redditi 2024 dell’immobile adibito ad abitazione principale e di surroga del mutuo nell’anno di riferimento.