I lavoratori che hanno ricevuto il TFR o il TFS in ritardo hanno diritto agli interessi di mora. Scopriamo la procedura per richiederli.
Gli interessi di mora per i ritardi nell’erogazione del Trattamento di Fine Rapporto o del Trattamento di Fine Servizio possono essere richiesti se lo slittamento è causato da errori da parte dell’Ente incaricato o dei datori di lavoro.
I lavoratori possono, in tal caso, esercitare azioni di rivalsa nei confronti dell’INPS e delle Amministrazioni chiamate a erogare le prestazioni. Vediamo, dunque, come si calcolano gli interessi spettanti e in che modo vanno richiesti.
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Versamento tardivo del TFR: quando sorge il diritto agli interessi?
Nel caso in cui il datore di lavoro versi il TFR in ritardo, su tale cifra maturano gli interessi e, di conseguenza, le somme dovute aumenteranno.
Per legge, infatti, i pagamenti della liquidazione devono essere effettuati entro 45 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro (in alcuni casi il termine può estendersi fino a 60 giorni). In caso contrario, al lavoratore vanno riconosciuti anche gli interessi.
Ad esempio, Tizio ha interrotto l’attività lavorativa il 30 settembre; di conseguenza, l’azienda dovrà corrispondergli il Trattamento di Fine Rapporto entro il 14 novembre. Se tale termine non viene rispettato, da questa data cominciano a maturare gli interessi.
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Ma come si calcolano questi ultimi? Si applica la seguente formula: I = TFR x K x T/365.
“I” indica gli interessi, “K” il tasso di interesse legale fissato dal Ministero del Tesoro, “T” si riferisce al numero dei giorni di ritardo, mentre 365 è il denominatore che si applica sempre (anche agli anni bisestili).
Ad esempio, se Tizio ha maturato un TFR di 15 mila euro che il datore ha pagato con 50 giorni di ritardo dalla scadenza e il tasso di interesse legale ammonta allo 0,01%, per scoprire gli interessi si dovranno effettuare tali calcoli: 15 mila x 0,0001 x 50/365. Gli interessi maturati, dunque, saranno pari a 2,05 euro.
Ovviamente tale cifra aumenterà se il tasso legale è più elevato. Supponiamo sia pari al 10%. In tal caso, gli interessi si calcoleranno in questo modo: 15 mila x 0,1 x 50/365. Si avrà un totale di ben 205,47 euro.
Nel caso in cui il lavoratore non conosca gli importi del TFR, può scoprirli consultando l’ultima busta paga ricevuta.
Chiariamo, infine, che la domanda per ottenere gli interessi può anche non essere effettuata subito, ma è importante agire prima della prescrizione decennale. Per avere ulteriori delucidazioni in merito al ritardo del pagamento del TFR o del TFS, è possibile consultare le indicazioni contenute nel Messaggio INPS n. 3550/2023.