Per martedì 23 aprile è prevista una nuova asta, che vede protagonisti un prodotto a breve termine e due a medio-lungo termine. Quali rendimenti assicurano?
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato che il 23 aprile 2024 verranno collocati sul mercato i Buoni del Tesoro Poliennali Short Term e due Buoni del Tesoro Poliennali indicizzazioni all’inflazione europea.
La collocazione avverrà tramite asta marginale e l’ammontare minimo sottoscrivibile sarà di mille euro. L’importo totale offerto andrà da un minimo di 4 miliardi a un massimo di 5 miliardi di euro.
Gli investitori interessati potranno prenotarsi entro il 22 aprile, mentre le domande in asta potranno essere presentate entro le ore 11 del 23 aprile. Le richieste per l’asta supplementare, invece, dovranno pervenire entro le ore 15:30 del 24 aprile. Analizziamo, nel dettaglio, i tre titoli di Stato che verranno collocati.
Asta BTp del 23 aprile 2023: pro e contro dei prodotti collocati
Il 23 aprile ci sarà, innanzitutto, la collocazione dei BTp short term, con scadenza 28 gennaio 2026 e cedola 3,20% (ISIN: IT0005584302). Si tratta della quinta tranche, con importo offerto tra 2 e 2,5 miliardi di euro.
Questo titolo offre un rendimento del 3,42%. Il prodotto in questione è un titolo di Stato ordinario, che stacca cedole fisse ogni 6 mesi e prevede il rimborso totale alla data di scadenza. Il Buono, inoltre, ha una validità residua di circa 21 mesi e, dato che l’emissione della prima tranche c’è stata il 27 febbraio e lo stacco della prima cedola sarà il prossimo 28 luglio, l’investitore avrà per quella data una “cedola corta” dell’1,336% del capitale nominale.
La collocazione riguarderà anche due Btp legati all’inflazione europea (BTp€i), uno a 5 anni e uno a 10 anni. Il BTp a 5 anni è caratterizzato da un importo offerto tra 1 e 1,25 miliardi di euro e arriva dalla tredicesima tranche del BTp€i 15 maggio 2029, con cedola annuale dell’1,50% (ISIN: IT0005543803).
Questo prodotto sul mercato secondario offre un rendimento reale dell’1,37%.
Infine, verrà collocato il BTp€i 15 maggio 2036 con cedola annuale 1,80% (ISIN: IT0005588881). La seconda tranche avrà un importo compreso tra 1 e 1,25 miliardi di euro e un rendimento reale lordo alla scadenza dell’1,90%.
In pratica, i due BTp legati all’inflazione europea proteggono gli investitori dalla perdita del potere di acquisto nel medio-lungo periodo. Sono, dunque, un’ottima soluzione per chi intende sfruttare eventuali aumenti imprevisti dei prezzi al consumo.
C’è, però, il rischio che l’inflazione sia minore di quella prevista. In tal caso, i bond avranno rendimenti più bassi. Bisogna prestare attenzione, infine, al sistema di rivalutazione del capitale in un’unica soluzione alla scadenza.