Grazie all’ingegno di architetti di un noto studio italiano, presto verranno realizzati un nido e una materna a edilizia sostenibile.
L’edilizia scolastica sta per vivere un momento rivoluzionario: le nuove strutture saranno circolari, smontabili e riciclabili.
La notizia è recente e non può che entusiasmare: un nido e una materna saranno realizzati a Venaria (Torino), i progetti hanno già ottenuto 6 milioni di euro di finanziamenti.
Gli altri cantieri pilota si trovano in Veneto (scuola primaria in corso di realizzazione) e in Friuli Venezia Giulia (scuola secondaria). L’architetto Maria Alessandra Segantini spiega le particolarità dei nuovi edifici e l’Italia entra in campo con eccellenze anche nel comparto architettura.
Edilizia scolastica, ecco come si può coniugare design, funzionalità e sostenibilità: i progetti e i lavori in corso
Si chiamano “scuole circolari” e sono concepite per rivoluzionare l’edilizia scolastica, ma non solo. Lo studio C+S Architects ha presentato dei prototipi e dopo l’approvazione degli studi di fattibilità delle due scuole materne e nido di Venaria Reale, ora si sta lavorando ai progetti esecutivi.
L’architetto Maria Alessandra Segantini racconta entusiasta delle novità nel comparto dell’edilizia scolastica, ricordando di essere innanzitutto una mamma. Poi aggiunge: “Con questi progetti realizzo uno dei miei sogni: regalare esperienze speciali a tutti i bambini del mondo. Ho sperimentato layout scolastici circolari e un kit di montaggio che permette di smantellare l’edificio a fine vita riciclando i materiali costruttivi e diminuendo così l’impatto sul pianeta”.
Firmati dallo studio con sede tra Treviso e Londra e recentemente premiato come miglior studio di architettura italiano, i progetti per la scuola materna (con funzioni anche di asilo nido) Andersen e per l’asilo nido Don Sapino a Venaria Reale sono prototipi di scuole circolari che lo studio ha sviluppato nell’ambito del proprio programma di ricerca sulla progettazione scolastica. Insieme alla scuola primaria di Conegliano (in provincia di Treviso) e alla scuola secondaria di Cervignano del Friuli (in provincia di Udine) propongono infatti nuovi modelli spaziali per tutto il percorso scolastico.
Cappai e Segantini lavorano da più di vent’anni su progetti di edilizia scolastica, dal 1998, quando hanno realizzato il loro primo complesso scolastico a Caprino Veronese. Le loro scuole sono conosciute a livello internazionale, sono state utilizzate come best-practice per scrivere le linee guida del MIUR e sono state esposte alla 15° Biennale di Architettura di Venezia.
Tutte le loro scuole sono edifici Nzeb (Nearly zero energy building, ovvero ad elevata efficienza energetica). Inoltre, sono stati sperimentati nuovi layout scolastici circolari, differenti per le tre fasi di crescita dei ragazzi: per i bambini della materna le strutture sono in legno e costruiscono un rapporto speciale con il giardino; nella scuola primaria la struttura è sospesa lasciando l’ingresso alla luce zenitale per stimolare l’esplorazione; nelle scuole secondarie la struttura disegna la socialità grazie a una piazza coperta dove si affacciano tutti gli spazi della scuola.
Innovativo anche il procedimento di costruzione: un kit di montaggio permette di costruire l’edificio “a secco” e smantellarlo a fine vita riciclandone i materiali costruttivi, che sono il legno per le parti strutturali e il sughero per i pavimenti.
Oltre a Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, hanno lavorato al progetto Stefano Di Daniel (Project Manager) C+S Architects, Anamika Gupta, Alice Cecchini, Roman Joliy e Ana Paula Tosetti Sapia (C+S Architects), lo studio New Engineering, esperto per la progettazione di strutture in legno, che segue anche la parte impiantistica e lo studio Flooer per le immagini.
“In qualità di architetti e ricercatori, riconosciamo alle scuole un importante ruolo di politico, dal greco polis, comunità, allo spazio della scuola, che deve diventare un punto di riferimento della comunità”, dichiara Carlo Cappai.
Un’innovazione nel comparto dell’edilizia attesa da tempo e che adesso ci vede protagonisti in un’era di cambiamento epocale, verso la società che tutti desiderano: sostenibile, accogliente e inclusiva.