Pensione per i nati nel 1961 e lavoro con turni: la possibilità reale di ottenere l’assegno INPS ogni mese

I lavoratori che svolgono turni possono anticipare la pensione se hanno determinate caratteristiche e anzianità contributiva.

In quest’articolo facciamo chiarezza su come accedere al pensionamento anticipato, rispondendo al quesito di un nostro Lettore. Nello specifico, il Lettore è nato nel 1961 e lavora in industria dal 1979 con turni di notte fissi. Chiede se il turno di notte è considerato lavoro usurante e se rientra nella pensione per i precoci.

In pensione con lavori a turni
Come accedere alla pensione anticipata con il lavoro a turni (Informazioneoggi.it)

È possibile accedere alla pensione precoci, la cosiddetta Quota 41, solo se si hanno tre requisiti specifici vincolanti. Uno di questi è poter far valere un anno di contributi effettivi di lavoro prima del compimento dei diciannove anni di età. L’anzianità contributiva richiesta per questa misura è di 41 anni. Nel caso del nostro Lettore, potrebbe rientrare nei lavoratori precoci se ha perfezionato le 52 settimane di contributi effettivi richiesti prima del compimento dei diciannove anni.

Pensione anticipata e lavoro con turni di notte

Oltre all’anno di contributi precoci, è richiesto un altro di questi requisiti: essere invalido con una percentuale del 74% in su; essere un caregiver (avere un familiare convivente di primo grado totalmente inabile. È previsto anche per i parenti di secondo grado quando il coniuge o il parente, sia affetto da patologie invalidanti gravi o abbia più di 70 anni; svolgere mansioni lavorative particolarmente usuranti o gravose (i lavoratori che svolgono turni di notte per più di 64 notti all’anno, sono considerati “lavoratori che svolgono attività usuranti”); essere stato licenziato e terminato di percepire la disoccupazione indennizzata (NASPI) almeno da tre mesi.

Il Decreto Legge numero 4 del 2019 ha bloccato l’adeguamento dell’aspettativa di vita per questa misura pensionistica fino al 2026. Quindi, il requisito contributivo di 41 anni non aumenterà di cinque mesi in più per effetto dell’adeguamento. Inoltre, i lavoratori che hanno versato i contributi in più casse previdenziali, escluso il versamento in casse private, possono esercitare il cumulo contributivo.

Per accedere alla misura è prevista una finestra di tre mesi dal perfezionamento dei requisiti. La domanda per accedere alla pensione Quota 41 si presenta entro il primo marzo (istanza tempestiva) con il raggiungimento dei requisiti entro il 31 dicembre 2024.

È possibile presentare domanda anche dal 2 marzo al 30 novembre (istanza tardiva) e bisogna produrla al momento della maturazione dei requisiti.

Come presentare la domanda

La domanda di certificazione al diritto alla pensione anticipata precoci (Quota 41), può essere inviata all’INPS accedendo al portale istituzionale. Oppure, tramite call center INPS o patronato. Per accedere al sito INPS è necessario lo SPID di secondo livello o CIE.

Le domande saranno poste ad una particolare procedura di monitoraggio in funzione della maturazione del requisito contributivo di 41 anni e in base alla data di presentazione. L’INPS comunica l’esito dell’istruttoria entro il 30 giugno per le domande presentare entro il primo marzo; entro il 31 dicembre per le domande presentare entro il 30 novembre.

Solo dopo l’esito dell’INPS per l’accesso al beneficio, è possibile presentare la domanda effettiva di pensionamento.

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