Tutto cambia nel 2025, tanti bonus verranno cancellati, ma c’è ancora una speranza per ottenerli. Scopriamo insieme come fare.
Si è aperto il tavolo tecnico del governo Meloni per la nuova Legge di Bilancio 2025. L’attenzione è rivolta ai vari bonus in famiglie e lavoratori che sono in scadenza al 31 dicembre 2024.
Queste misure potrebbero essere a rischio, il rinnovo non è scontato. L’esecutivo per ripristinare le risorse economiche, studia dei tagli. I più rilevanti sono: la riduzione del cuneo fiscale; il bonus mamme; l‘unificazione degli scaglioni IRPEF; la riduzione del canone RAI; gli incentivi per le assunzioni.
La nuova Legge di Bilancio 2025 mette a rischio i bonus
Il governo studia la soluzione per trovare un equilibrio tra gestione e finanze senza deludere le aspettative dei cittadini. Un’impresa ardua considerando tagli e proroghe. Nello specifico, il tavolo tecnico pensa alla proroga del taglio del cuneo fiscale nella misura pari al 7% dei redditi di lavoro fino ad un tetto di 25.000 euro, al 6% per i redditi tra 25.000 e 35.000 euro.
Inoltre, l’accorpamento dei primi due scaglioni in un’unica aliquota al 23% per i redditi fino a 28.000 euro (già in vigore).
Il governo valuta di abbassare la seconda aliquota (scaglione di reddito tra 28.000 e 50.000 euro) e ritoccare la terza (scaglione per redditi oltre i 50.000 euro).
Bonus mamma e decontribuzione del Mezzogiorno a rischio di cancellazione
Anche il bonus mamma è a rischio di cancellazione, il governo fa un passo indietro. La misura introdotta il primo gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2026, prevede un esonero contributivo del 200% a favore delle lavoratrici dipendenti assunte con contratto a tempo indeterminato.
Il requisito richiesto è di almeno tre figli a carico, il beneficio permane fino a quando l’ultimo figlio non compie diciotto anni.
Inoltre, il bonus mamma è esteso anche alle mamme con due figli a carico, ma solo fino al compimento dei dieci anni dell’ultimo figlio.
Infine, ci potrebbero essere modifiche per la misura “Superbonus lavoro” che permette alle aziende di assumere lavoratori con contratti a tempo indeterminato con una deduzione pari al 120-130%. La misura è entrata in vigore a settembre 2024 ed è valida fino al 31 dicembre 2025. Invece, a rischio di cancellazione lo sgravio contributivo del 30% per le aziende del Mezzogiorno che assumono.
Proroga riduzione del canone Rai
Il canone RAI nel 2024 è stato ridotto da 90 euro a 70 euro. Il Governo studia la proroga confermando la riduzione anche per il 2025.
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