La scelta di investire nei Buoni fruttiferi postali dematerializzati è forse la più saggia. Non si correrà mai il rischio di perdere i soldi.
Qual è la cosa più importante a cui pensare quando si intende effettuare un investimento? Tutelare al massimo il proprio capitale. Con i Buoni fruttiferi questo è possibile soprattutto optando per la forma dematerializzata.
I Buoni Fruttiferi si possono comprare nella forma cartacea e nella forma dematerializzata. In entrambi i casi i vantaggi dei prodotti sono gli stessi. C’è la garanzia dello Stato italiano a rassicurare i piccoli risparmiatori che alla scadenza potranno recuperare capitale e interessi maturati. Poi c’è la flessibilità potendo chiedere il rimborso in qualsiasi momento.
In più i Buoni di Poste Italiane godono della tassazione agevolata al 12,50% e si differenziano per durata e rendimento rendendo la scelta più facile in base alle proprie esigenze. Chi avrà la pazienza di attendere anni potrà recuperare ottimi guadagni (con il Buono Ordinario, ad esempio). Altrimenti si potrà investire nel breve periodo accontentandosi di guadagni minori ma avendo la certezza di non perdere potere d’acquisto dei risparmi. Tra la forma cartacea e dematerializzata, però, c’è una differenza significativa. Scopriamola.
I soldi sono al sicuro con i Buoni dematerializzati, perché?
Chi intende acquistare un Buono Fruttifero Postale deve sapere che una volta scaduto diventa infruttifero da giorno successivo alla scadenza. Inoltre con riferimento ai Buoni cartacei occorre ricordare che trascorsi dieci anni dalla data di scadenza i diritti dei titolari alla restituzione del capitale e degli interessi vanno in prescrizione (in favore del Ministero dell’Economia e delle Finanze se emessi entro il 13 aprile 2001 oppure del Fondo MEF se emessi dal 2014).
Significa che dimenticando di controllare scadenza e prescrizione del Buono cartaceo si perderanno i propri soldi. Questo non accade con i Buoni dematerializzati perché non si prescrivono dato che alla scadenza sono rimborsati automaticamente con erogazione dell’importo sul conto di regolamento dell’intestatario. Possono acquistare un Buono Fruttifero nella versione dematerializzata i titolari di un Libretto di risparmio o di un Conto BancoPosta.
Il titolare può anche chiedere successivamente la trasformazione di un Buono cartaceo in dematerializzato a condizione che la domanda venga presentata entro due mesi dalla scadenza naturale del Buono. Inoltre ricordiamo che l’intestatario del Buono Fruttifero dovrà coincidere con quello del conto di regolamento. Ecco che scegliendo di optare per un Buono Fruttifero nella versione dematerializzata non si correrà alcune pericolo di perdere i propri soldi.