La normativa vigente prevede tre giorni di permesso per assistere un familiare con handicap grave (legge 104 art. 3 comma 3).I permessi si possono dividere tra parenti, vediamo come.
Il Decreto n. 105/2022, ha modificato i permessi Legge 104/92 considerando più familiari che assistono una persona con grave disabilità.
Per grave disabilità si intende una condizione in cui la persona si trova in una condizione di più menomazioni strutturali o funzionali. Le persone affette da grave disabilità hanno una ridotta capacità e non sono in grado di svolgere attività quotidiane necessarie per la vita.
Legge 104: eliminazione del referente unico
Il Decreto numero 105/2022, ha modificato il comma 3 dell’articolo 33 della Legge 104, sostituendolo con un nuovo comma 3. In effetti, il nuovo comma elimina il referente unico, prima la possibilità di assistere la persona disabile era riservata esclusivamente ad un unico familiare. Pertanto, dal 2022 più persone possono assistere il familiare disabile. Il metodo è applicabile su richiesta o in alternativa tra i parenti aventi diritto. Con l’eliminazione del referente unico, il diritto a percepire i 3 giorni di permesso Legge 104, retribuiti e coperti da contribuzione figurativa, è allargato a più persone.
Permessi legge 104: come dividere i 3 giorni tra parenti
Per capire come funziona realmente la possibilità di dividere i tre giorni di permessi legge 104 al mese, ecco un esempio: due fratelli, entrambi con attività lavorativa da dipendenti, possono chiedere i permessi legge 104 per assistere la mamma con disabilità grave (art. 3 comma3) per un massimo di tre giorni al mese complessivi. Possono chiedere i permessi anche la parte di un unione civile (legge 76/2016 comma 20) e i conviventi di fatto (legge 76/2016 comma 36).
Chi ha diritto ai permessi Legge 104?
Hanno diritto a chiedere i 3 giorni di permessi lavorativi ai sensi della Legge 104 art. 3 comma 3, per assistere un familiare affetto da disabilità grave: coniuge; genitore; convivente di fatto; parte di un’unione civile.
Sono in mancanza, decesso, affetto da patologie invalidanti o età oltre i 65 anni dei soggetti aventi diritto, possono beneficiare dei permessi i parenti o affini entro il terzo grado di parentela.
Come inviare la domanda
Per beneficiare dei permessi di assistenza al familiare disabile con gravità, bisogna recarsi dal medico e chiedere un certificato che attesti la storia clinica aggiornata. Il medico dovrà inoltrare il certificato all’INPS con modalità telematica. Il medico rilascerà un numero di protocollo da indicare nella domanda da presentare all’INPS.
Dopo aver preso in carico la domanda, l’INPS convocherà l’assistito dinnanzi ad una commissione medica dell’ASL di appartenenza.
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