Niente aumenti sulle pensioni di ottobre e false speranze: insorgono i contribuenti

Le pensioni di ottobre avrebbero dovuto subire un incremento grazie alla rivalutazione, ma l’accredito delle somme aggiuntive slitterà.

Ogni anno, le pensioni sono rivalutate alla luce del tasso di inflazione registrato dall’ISTAT. Si tratta di un’occasione per rimodulare la cifra degli assegni e ottenere un importo più alto. In totale, saranno 16 milioni i pensionati che riceveranno gli aumenti.

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Niente rivalutazione sulle pensioni di ottobre (informazioneoggi.it)

Gli interessati speravano di trovare le maggiorazioni sul cedolino del mese di ottobre ma, purtroppo, sono rimasti delusi. Niente aumenti né arretrati verranno erogati, per quale motivo? L’INPS ha comunicato che, al momento, non ci sarà alcun ricalcolo generale delle pensioni, ma bisognerà attendere gli effetti del taglio del cuneo fiscale con la prossima Legge di Bilancio.

Le uniche modifiche di ottobre saranno quelle relative ai rimborsi del 730, derivanti dal conguaglio al credito per gli aventi diritto. Ma gli aumenti legati alla rivalutazione slitteranno a novembre? Ecco come potrebbe cambiare l’ammontare delle prestazioni.

Pensioni ottobre 2024: gli elementi che incideranno sull’importo

Ad ottobre 2024, ci saranno delle novità sulle pensioni solo per alcune categorie di contribuenti. Nel dettaglio, chi percepisce l’assegno minimo, otterrà un aumento di 16 euro e percepirà in totale 614,77 euro. Per le alte prestazioni previdenziali, consigliamo di consultare il cedolino telematico tramite il portale MyInps. Attraverso l’applicazione, infatti, si può verificare se l’importo della pensione ha subito delle modifiche rispetto ai ratei precedenti.

Sulla pensione di ottobre incideranno le trattenute fiscali relative all’IRPEF mensile e le addizionali regionali e comunali del 2023. I pensionati che hanno scelto l’INPS come sostituto d’imposta, inoltre, potrebbero ricevere degli aumenti per effetto dei rimborsi 730 o, nel caso di conguaglio a debito, subire trattenute, fino a estinzione della somma dovuta.

Rivalutazione delle pensioni: come si calcola?

Come abbiamo anticipato, non ci sarà la rivalutazione ma, quasi sicuramente, bisognerà attendere novembre. Ma quanto inciderà sulle pensioni? Gli incrementi verranno riconosciuti a seconda degli scaglioni di reddito pensionistico, nel seguente modo:

  • gli assegni fino a 4 volte il minimo aumenteranno del 5,4%, su una cifra lorda massima di 2.272,76 euro;
  • gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo aumenteranno del 4,59%, su una cifra lorda fino a 2.839,70 euro;
  • gli assegni tra 5 e 6 volte il minimo aumenteranno del 2,862%, su una cifra lorda massima di 3.407,64 euro;
  • gli assegni tra 6 e 8 volte il minimo subiranno un incremento del 2,538%, su una cifra fino a 4.543,52 euro;
  • gli assegni tra 8 e 10 volte il minimo aumenteranno dell’1,998%, su una cifra massima di 5.679,40 euro;
  • gli assegni superiori a 10 volte il minimo (ossia 5.679,40 euro) aumenteranno dell’1,728%.
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