Bonus da 621 euro sulle pensioni: tutto quello che c’è da sapere per non perdere il sussidio

Nuova misura del Governo per innalzare l’importo delle pensioni. Dal prossimo anno si attendono novità per tantissimi contribuenti.

Nelle ultime settimane, l’Esecutivo è al lavoro per offrire nuove opportunità a coloro che intendono andare in pensione in anticipo, nonostante la predisposizione di incentivi e aumenti per i lavoratori che svelgono di continuare a lavorare anche dopo i 67 anni di età.

aumento pensioni
Dal 2025 ci sarà un aumento delle pensioni (informazioneoggi.it)

Al momento, sembrerebbe confermata la pensione anticipata per i contributivi puri, ossia coloro che hanno iniziato a versare contributi a partire dal 1996. Per accedere all’agevolazione, saranno necessari almeno 64 anni di età e 20 di contributi e il raggiungimento di un assegno pensionistico di importo pari almeno a tre volte l’Assegno sociale. Quest’ultimo presupposto, tuttavia, comporterà una riduzione dei possibili beneficiari del pensionamento anticipato, perché, dal 2025, l’Assegno sociale aumenterà dell’1,6% e ammonterà a 543 euro al mese; di conseguenza, bisognerà raggiungere una pensione di almeno 1.629 euro mensili.

Ma il Governo sta valutando anche la possibilità di incrementare gli assegni previdenziali, che si aggiungerà all’ordinaria rivalutazione all’inflazione, pari all’1% per il prossimo anno. Chi saranno i fortunati pensionati che riceveranno delle somme più elevate?

Aumento delle pensioni nel 2025: ecco chi ne beneficerà

Ottime notizie per i percettori di pensioni minime: per il nuovo anno aumenteranno fino a 621 euro. Un ulteriore passo in avanti, se si pensa che, con la scorsa manovra, gli importi erano già stati portati a 614,77 euro.

Con la Legge di Bilancio 2023, infatti, era stato disposto un incremento in via transitoria, grazie al quale tutti i titolari di un assegno pari o inferiore al trattamento minimo hanno ricevuto una maggiorazione del 2,7%. La modifica, tuttavia, ha comportato un notevole sacrifico economico, perché ha richiesto l’esborso da parte dello Stato, nel 2024, di circa 379 milioni di euro.

Coloro che percepiscono un assegno pari o inferiore a 598,61 euro, avranno diritto al nuovo Bonus, che si sommerà alla rivalutazione al tasso di inflazione. Il pericolo era che, da gennaio 2025, si ritornasse all’importo originario. Per il momento, però, le indiscrezioni sembrerebbero presagire la rivalutazione piena.

Fa discutere, inoltre, la proposta di Forza Italia, relativa all’innalzamento di tutte le pensioni integrate al trattamento minimo a 650 euro. Beneficerebbero della misura circa 2 milioni di pensionati. La scelta finale dipenderà dai fondi pubblici a disposizione e non si esclude di reperire le risorse necessarie per l’incremento delle pensioni minime da una riduzione della rivalutazione sugli assegni di importo più elevato e, in particolare, di quelle superiori a quattro volte il trattamento minimo INPS.

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