I pensionati dovranno attendere più del dovuto per ricevere le somme relative al mese di novembre. Qual è la causa dei ritardi?
Di norma, le pensioni vengono accreditate all’inizio del mese di riferimento e, in particolare, nel “primo giorno bancabile“. Cosa si intende con tale locuzione? Sta a indicare il giorno durante il quale le banche e gli Uffici postali effettuano le operazioni di trasferimento delle somme di denaro.
I giorni bancabili cadono sempre durante le giornate lavorative, ossia dal lunedì al venerdì. Gli Uffici di Poste Italiane, tuttavia, pagano le pensioni anche di sabato mattina. Questa caratteristica comporta una differenziazione nella tempistica di erogazione degli assegni pensionistici, perché le modalità cambiano tra le banche e le Poste.
In particolare, nel mese di novembre, molti pensionati dovranno attendere di più per il pagamento degli importi spettanti. Per alcuni, inoltre, potrebbero esserci delle novità rilevanti anche sull’ammontare delle prestazioni.
Pensioni in ritardo e senza aumenti a novembre: ecco quanto si dovrà aspettare per ricevere le somme
Gli assegni pensionistici, come abbiamo anticipato, vengono pagati nel primo giorni bancabile del mese. A novembre quest’ultimo slitterà, visto che il 1° ricorre la festività di Ognissanti. Di conseguenza, le pensioni arriveranno a partire da sabato 2 novembre, ma non per tutti.
Per capire quando verranno accreditati i soldi, dobbiamo fare riferimento alla specifica modalità di pagamento prescelta dal pensionato. Chi ha scelto per il versamento su conto corrente postale o in contanti presso gli Uffici postali, disporrà della somme già da sabato 2 (ricordiamo che, nel secondo caso, bisognerà rispettare il calendario stilato secondo le iniziali del proprio cognome).
Chi, invece, ha optato per il versamento su conto corrente bancario dovrà attendere più del solito, perché le pensioni saranno disponibili con ben 3 giorni di ritardo, a partire da lunedì 4 novembre.
Ma le brutte notizie non finiscono qui, perché per molti pensionati non ci saranno aumenti. Riceveranno un assegno più ricco, infatti, solo coloro che non hanno ancora beneficiato del conguaglio relativo alla Dichiarazione dei Redditi presentata tramite Modello 730/2024 e che hanno scelto l’INPS come sostituto d’imposta. Se, tra l’imposta dovuta e quella versata come acconto, è emerso un credito, il contribuente riceverà un rimborso sulla pensione di novembre.
Per quanto riguarda la tassazione, infine, non ci saranno novità rispetto ai mesi scorsi. Le addizionali comunali e regionali saranno applicate fino a novembre e, dunque, dal cedolino di dicembre dovrebbero arrivare le prime maggiorazioni, a cui si aggiungeranno la tredicesima, i Bonus e l’eventuale quattordicesima (per gli aventi diritto).