Dal prossimo anno verrà erogato un nuovo Bonus da 850 euro a una categoria di pensionati. Quali sono i requisiti per riceverlo?
La classe politica italiana è sempre particolarmente attenta alle esigenze dei soggetti che presentano degli svantaggi socio-economici o che sono affetti da disabilità. Di continuo, infatti, vengono introdotte misure assistenziali, come la nuova Prestazione Universale, che assicurerà un notevole aiuto economico ai pensionati.
In particolare, con il Decreto Legislativo n. 29 del 15 marzo 2024, è stata introdotta un’agevolazione che ha lo scopo di soddisfare la maggior parte delle esigenze delle persone con disabilità grave e delle loro famiglie. Più di 26 mila pensionati otterranno una maggiorazione di circa 850 euro.
Ma aumenteranno anche le pensioni spettanti agli invalidi civili, grazie alla rivalutazione. A differenza dello scorso biennio, però, in cui è stato registrato un tasso di inflazione molto elevato e l’adeguamento al costo della vita è stato maggiore, per il 2025 si attende un incremento più modesto delle prestazioni. Ma chi sono i contribuenti che riceveranno degli assegni pensionistici più ricchi? Scopriamolo.
Bonus di 850 euro sulle pensioni: ecco a chi spetta la Prestazione Universale
È stata istituita la nuova Prestazione Universale per i pensionati che già percepiscono l’indennità di accompagnamento. Per ottenerla, tuttavia, bisogna possedere requisiti abbastanza stringenti.
Innanzitutto, serve un’età anagrafica di almeno 80 anni; è obbligatorio, poi, un ISEE non superiore a 6 mila euro. La misura viene riconosciuta esclusivamente ai disabili “gravissimi”, che versano in uno stato di non autosufficienza. Quest’ultima condizione va accertata da un’apposita commissione tecnico-scientifica istituita dal Ministero del Lavoro.
I beneficiari della Prestazione Universale riceveranno, oltre all’indennità di accompagnamento di 531,76 euro, una somma mensile di ben 850 euro, per 12 mensilità. Tale importo dovrà essere speso per acquistare servizi di assistenza resi da lavoratori domestici oppure da imprese qualificate operanti nell’ambito dell’assistenza sociale non residenziale.
Rivalutazioni delle pensioni: cosa accadrà nel 2025?
Come abbiamo anticipato, anche nel 2025 ci sarà un incremento degli assegni pensionistici per effetto della rivalutazione, ossia dell’adeguamento al costo della vita. In base alle prime indiscrezioni, la percentuale di aumento dovrebbe essere tra l’1,6% e l’1,8%.
Le somme, dunque, saranno decisamente inferiori rispetto al 2023 e al 2024, quando il tasso di inflazione registrato è stato dell’8,1% e del 5,4%. Di conseguenza, i pensionati potranno contare su un aumento di soli 5-6 euro al mese. I disabili affetti da una riduzione della capacità lavorativa di almeno il 74% otterranno un assegno mensile pari a circa 339 euro, mentre gli invalidi civili totali che usufruiscono dell’incremento al milione potranno contare su un importo di circa 745 euro al mese.