Addio alle cartelle esattoriali dall’Agenzia delle Entrate: la Riforma fa felici migliaia di debitori

La Riforma della Riscossione prevede la fine delle cartelle esattoriali, con l’azzeramento o la rateizzazione fino a 84 mesi per quelle di vecchia data.

Grandi cambiamenti all’orizzonte grazie alla Riforma della Riscossione, che inciderà profondamente sul destino dei contribuenti che hanno cartelle esattoriali. Queste ultime, infatti, potrebbero perdere il loro potere impositivo e diventare praticamente inutili.

riforma della riscossione
Stop alle cartelle esattoriali con la Riforma della Riscossione (informazioneoggi.it)

Attualmente, chi ha debiti con l’Agenzia delle Entrate ha a disposizione una serie di strumenti per mettersi in regola, come lo sgravio, la sanatoria e la rottamazione delle cartelle. C’è, poi, la possibilità di ottenere il pagamento rateizzato, a prescindere dall’importo del debito, e adempiere in un massimo di 72 rate mensili. Per chi versa in condizioni economiche critiche, poi, è consentita la rateizzazione fino a 120 rate, in 10 anni.

Il Decreto Riscossione è intervenuto proprio sul prolungamento del pagamento dilazionato, garantendo enormi agevolazioni a coloro che hanno debiti con il Fisco. In cosa consistono i vantaggi e chi può beneficiarne? Analizziamo la normativa.

Riforma della Riscossione: novità incredibili per i contribuenti, ecco cosa cambia

La Riforma della Riscossione prevede la facoltà di pagare le cartelle esattoriali in maniera rateizzata, fino a 84 mesi, anche per coloro che non dimostrano di avere difficoltà economiche. Ciascuna rata, tuttavia, dovrà avere un importo non inferiore a 50 euro.

Nel biennio 2027-2028, inoltre, la dilazione salirà fino a 96 mesi, mentre, dal 2029 al 2030, fino a 108 rate e, infine, nel 2031, fino a 120 rate.

Ma una delle novità più incisive è quella relativa all’accertamento esecutivo. Al momento, le cartelle esattoriali sono obbligatorie per iniziare l’esecuzione forzata, mentre in futuro, per alcune tipologie di imposte (come quella di registro e di successione), le procedure esecutive potranno prendere il via anche senza le cartelle esattoriali. L’elemento fondamentale sarà l’accertamento esecutivo notificato all’interessato. Se quest’ultimo, entro 30 giorni, non presenta ricorso o paga, l’Agenzia delle Entrate potrà iniziare l’esecuzione.

La Riforma, poi, contempla la cancellazione automatica delle cartelle per alcune categorie di debitori. Potranno beneficiare del vantaggio esclusivamente coloro che hanno ricevuto cartelle esattoriali da almeno 5 anni e che sono stati qualificati insolvibili dal Fisco. Nel dettaglio, si tratta dei nullatenenti, deceduti senza eredi, falliti o espatriati. In tali ipotesi, il debito contratto ritornerà gli Enti creditori (Comuni, Stato, Regioni).

In conclusione, la Manovra sulla riscossione apporta delle innovazioni significative, che potrebbero cambiare la vita di centinaia di debitori. Grazie alle rateizzazioni più estese, infatti, ci sarà la possibilità di adempiere in modo più semplice e flessibile. Allo stesso tempo, anche il Fisco godrà di notevoli vantaggi, per mezzo dell’accertamento esecutivo, che dovrebbe ridurre le tempistiche per l’esecuzione forzata.

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