Per capire quali Buoni Fruttiferi Postali scegliere tra dematerializzati e cartacei, bisogna conoscerne i pro e i contro.
I Buoni Fruttiferi Postali sono gli strumenti più utilizzati dai risparmiatori che desiderano far fruttare il proprio denaro senza rischi. Grazie alla garanzia statale, infatti, non c’è il pericolo della perdita del capitale investito e, inoltre, non sono previsti costi di sottoscrizione o rimborso.
Attualmente, è possibile scegliere tra i Buoni Fruttiferi Postali cartacei e dematerializzati, che si differenziano per la forma e la procedura di acquisto e di riscossione degli interessi. Per capire quale delle due tipologie sia la più conveniente, bisogna conoscerne le caratteristiche.
Optare per l’uno o per l’altro dipende dalle abitudini dell’interessato nella gestione dei risparmi. Ma vediamo quali sono le peculiarità degli investimenti in questione e proviamo a risolvere i dubbi dei Lettori, per orientare le loro scelte.
Buoni Fruttiferi Postali cartacei e dematerializzati: quale scegliere?
I Buoni Fruttiferi cartacei sono quelli più comuni. Si sottoscrivono presso gli Uffici Postali e si sostanziano in un documento cartaceo, che dovrà essere esibito al momento del rimborso. Per questo motivo, l’investitore è responsabile della custodia del titolo.
I Buoni Fruttiferi Postali dematerializzati, invece, si sottoscrivono tramite scrittura contabile sul Libretto di risparmio postale o sul conto corrente Bancoposta, in maniera telematica. Possono, poi, essere gestiti comodamente da casa, tramite il sito www.poste.it oppure l’app BancoPosta.
Per capire quale tipologia di Buono scegliere, bisogna considerare un aspetto fondamentale, ossia il pericolo di prescrizione e di perdita della somma investita. I Buoni Postali cartacei, infatti, si prescrivono entro 10 anni dalla data di scadenza e, se non riscossi, diventano infruttiferi. Quelli dematerializzati, invece, vengono rimborsati con accredito diretto sul conto del titolare, senza rischio di prescrizione.
Per evitare problemi, Poste Italiane consente ai sottoscrittori di Buoni cartacei di trasformarli in dematerializzati, a patto che possiedano un Libretto di risparmio postale oppure un conto corrente Bancoposta. I Buoni cartacei, inoltre, devono essere custoditi in modo integro e potrebbero essere perduti o rovinati.
Allo stesso tempo, i Buoni Fruttiferi cartacei sono molto più comodi per gli investitori tradizionali o più anziani, che non hanno dimestichezza con la tecnologia e la gestione informatica delle finanze e dei conti. Il vantaggio dei Buoni cartacei, in tal senso, è quello di assicurare un rapporto diretto tra i titolari e gli addetti dell’Ufficio Postale. Sono ancora tantissime, infatti, le persone che non riescono a navigare in internet con sicurezza e che, temendo le truffe online, preferiscono la forma tradizionale.