Carta d’identità elettronica come lo SPID? Novità importante: cambia tutto per la CIE

CIE come lo SPID? Occhio alla novità carta d’identità elettronica per i cittadini: cosa cambia e cosa sapere, i dettagli 

Una recente novità interessa da vicino i cittadini e si lega alla carta d’identità elettronica: c’entrano per l’appunto CIE e SPID, ma ecco di cosa si tratta.

carta d'identità elettronica
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Recente novità pubblicata in Gazzetta che vede l’Italia fare ulteriori progressi nel campo dell’identità digitale. Come noto, al fine dell’accesso ai servizi della PD occorre il possesso dello SPID, il quale permette la verifica dell’identità.

Per la richiesta delle credenziali occorre la maggiore età, avere un indirizzo e-mail, un num. di telefono mobile ed i documenti d’identità. Di recente, il Ministero per l’Innovazione tecnologica e Transizione Digitale insieme a quello dell’Economia e Finanza, hanno voluto fare uno step in avanti con un recente decreto.

Come spiega Il Corriere della Sera, ad esser aggiornate sono le modalità d’uso della CIE, la quale viene parificata quale strumento di identità digitale, allo SPID. Sarà possibile mediante la CIE accedere ad un num. maggiore di servizi, al confronto del passato.

Carta d’identità elettronica, più funzioni per lo strumento CIE

Temi e punti sempre di gran rilievo quelli che si legano all’identità digitale, come nel caso dell’ottenimento di SPID e PosteID.

Come noto, sino ad oggi il cod. univoco impiegato per accedere a servizi online si legava allo SPID. Ciò, pur se l’articolo 65 del cod. dell’amministrazione digitale già andava a prevedere tre vie per identificarsi, ovvero CIE/SPID/CNS.

Per taluni, vi sono state difficoltà riguardo l’attivazione dello SPID, soprattutto nel caso delle persone più anziane e coloro che hanno miro confidenza con la tecnologia.

C’è chi, spiega Proiezionidiborsa.it, ha già impiegato la CIE quale modalità per accedere ai servizi, tuttavia occorreva avere la carta materialmente. Quest’ultima, al fine di accedere al sito INPS, dell’Entrate e così via, occorre che la carta sia riconosciuta mediante App.

Così come occorre il sensore RFID – NFC. Si tratta di un sensore di cui vi è disponibilità anche sugli smartphone ma non è un meccanismo intuitivo allo stesso modo per tutti.

Mediante tale decreto, lo scopo era quello della semplificazione circa l’accesso e il fruire dei servizi.

CIE, SPID e questione servizi online per minorenni

La CIE già viene impiegata per la richiesta maggiormente agevole dello SPID, un documento che difatti occorre per la convalida dello SPID evitando procedure più difficili che in taluni casi prevedono anche il dover andare in presenza presso un sportello pubblico.

Nella maggior parte dei portali vi è la possibilità di accesso anche tramite CIE, qualora ve ne sia il possesso materiale. Ad ogni modo, sino a quando il procedimento che renderà tutto più semplice non giungerà a conclusione, non si potrà esser sicuri che tutti o meno i servizi siano garantiti in assenza di SPID.

Lo scopo dell’Esecutivo, si legge, dovrebbe essere la creazione di un’APP la quale permetta di accedere ai siti dell’AdE, INPS, Comune e così via. Mediante tale app si potrà immettere un PIN legato alla carta d’identità elettronica e accedere ai servizi online.

La CIE dunque dovrebbe esser sufficiente per accedere e per occuparsi dei diversi aspetti burocratici online. Si legge anche che in merito alla sicurezza, il decreto va a prevedere tre passaggi di autenticazione.

  • Nel 1°livello si fa richiesta di utente e password;
  • Un cod. temporaneo viene generato nel 2°livello, con comunicazione immediata sul telefono;
  • Nel terzo si avrà modo di raggiungere dando nome utente, password ed un cod. certificato non temporaneo che si potrà ottenere mediante lettura con NCF.

La carta d’identità elettronica permetterà l’accesso ai servizi anche ai minori, chiaramente con il controllo dei genitori. E a percorso perfezionato, vi sarà anche modo di poter apporre la firma elettronica.

Smarrimento PIN e PUK della CIE

L’utente dovrà custodire con attenzione i cod. PUK e Pin legati all’emissione della CIE allorquando il documento sarà potenziato. Qualora si smarrissero, occorrerà andare al proprio Comune e richiedere la ristampa. Sino a quando entrerà in funzione il “portale dell’identità del cittadino”, si legge.

Nel momento in cui il portale diventerà operativo, vi sarà modo di fare da casa anche tale operazione.

Stando ai numeri, l’anno scorso le autenticazioni mediante SPID son state cinquecento settanta milioni. Quelle mediante CIE invece ventidue milioni. Numeri che potrebbero cambiare in relazione alla maggior semplicità delle modalità di accesso.

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